La foglia di coca

Perché la foglia di coca è così importante?

Innanzitutto la foglia di coca è un superfood, un super alimento ricchissimo di minerali, vitamine, proteine, calcio, zinco, ferro e magnesio. Contiene venti volte la quantità di calcio contenuta nel latte vaccino. Oltre a queste numerose proprietà alimentari, la foglia di coca ha anche delle qualità medicinali.

La popolazione andina la usa come analgesico contro il mal di testa e il mal di denti, per favorire la digestione, controllare l’artrite, combattere la stanchezza cronica e la depressione.
Grazie a queste straordinarie proprietà alimentari e medicinali la foglia di coca è in uso sulle Ande da migliaia di anni. Questa pianta aiuta a sopportare la fatica durante il lavoro svolto alle elevate altitudini andine, come ad esempio sul Lago Titicaca, che si trova a 3800 metri. A questa altitudine l’aria è parecchio rarefatta ed è molto faticoso compiere qualsiasi sforzo fisico. I minatori di tutta la regione andina l’hanno usata per secoli per resistere al sonno, alla fatica ed alla necessità di alimentarsi, per diversi giorni, all’interno delle miniere.

 

La foglia di coca è legale?

Per estrema chiarezza, è necessario sapere che le foglie di coca, in Perù, sono assolutamente legali. Si possono acquistare, sfuse, in qualsiasi mercato o negozio.
La foglia di coca è in vendita anche sotto forma di farine, tè, caramelle e biscotti, elaborati con questo ingrediente.

Chi ha provato uno di questi prodotti in viaggio è consapevole che, al contrario di quanto si possa immaginare, non c’è alcun effetto “eccitante”. Le foglie di coca ed i relativi prodotti alimentari, hanno solo la funzione di tonificare il corpo e combattere il mal di montagna peruviano, il cosiddetto soroche.

Per chi viaggia da altri Paesi, compresa l’Italia, è bene però fare molta attenzione. Molti turisti acquistano dei prodotti a base di coca come souvenir, ma legalmente in Italia anche poche foglie di coca o delle caramelle sono già considerate delle sostanze proibite. La legge italiana non distingue l’uso alimentare e medicinale delle popolazioni andine, dall’utilizzo a scopo di sintesi per la produzione di sostanze stupefacenti. La foglia di coca quindi, in Italia, è completamente proibita.

Come si manifesta la sacralità della foglia di coca?

La foglia di coca è molto di più di un alimento. Secondo la visione andina della vita e dell’Universo, siamo tutti interconnessi: montagne, piante, pietre, animali, fiumi sono tutti considerati vivi e
sono sacri. Ed anche la pianta della foglia di coca è considerata sacra, a tutti gli effetti.
Per comprendere la tradizione millenaria della foglia di coca in Perù, già in siti funerari di 8.000 anni fa, sono stati ritrovati resti di foglie di coca, probabilmente per aiutare il defunto a raggiungere nell’aldilà il regno dei morti.

La sacralità della foglia di coca si manifesta principalmente secondo due modalità. La prima è l’offerta alla Pachamama (Madre Terra), che è un rito, una cerimonia che si fa generalmente ad agosto (ma anche durante il
resto dell’anno), in cui i partecipanti ringraziano la Madre Terra per tutto ciò che ha generosamente regalato durante l’anno: cibo, raccolti, lavoro, salute.

Durante questa cerimonia si scava un piccolo buco nel terreno, in cui il cerimoniere ed i partecipanti offrono come ringraziamento alcuni regali alla Madre Terra: porzioni del cibo preferito, frutta, fiori, bevande come la chicha (che si ottiene dalla fermentazione del mais) e anche foglie di coca.

Il secondo utilizzo sacro è quello divinatorio. Le foglie di coca si usano per leggere ed interpretare il futuro, dove si possono diagnosticare malattie, ritrovare oggetti rubati e curare persino il mal d’amore. Molti viaggiatori incuriositi che si sono fatti leggere le foglie di coca, sono rimasti sorpresi dalla precisione di queste predizioni.

La storia narra che la foglia di coca, in epoca incaica, fosse riservata alla nobiltà per usi cerimoniali e sacri. Con l’arrivo degli spagnoli e soprattutto della Chiesa iniziò un processo di demonizzazione della foglia di coca, considerata un culto pagano e quindi da sradicare completamente.

Il consumo della foglia di coca però aiutava sudditi o schiavi della corona spagnola a lavorare duramente nonostante le difficoltà legate all’altitudine. Perché quindi proibire qualcosa che contribuiva ad aumentare le loro ricchezze?
Con il passare del tempo, la foglia di coca diventò quindi una vera e propria merce di scambio, tanto da essere usata per pagare le tasse allo Stato e persino alla Chiesa.

Secondo le leggende locali, il dio Sole Inti ha donato la foglia di coca agli abitanti delle Ande. Secondo altre leggende è stata la Pachamama, la Madre Terra, che ha offerto questo regalo, per resistere a fame, stanchezza e per uno uso sacro e spirituale.

Una leggenda racconta che se degli stranieri avessero toccato le foglie di coca senza il dovuto rispetto, queste foglie si sarebbero trasformate in veleno che li avrebbe fatti impazzire. Oggi sono in molti a pensare che questa leggenda si sia avverata.

Emanuele Riga – PerùEtico Team