Entro il 2021 il Perù metterà fine alla deforestazione da olio di palma, una “vittoria epocale”, come l’ha definita la National Wildlife Federation, per l’agricoltura sostenibile e per la fauna selvatica, messa a serio rischio da questa pratica. Basti pensare che secondo quanto riporta Greenpeace la produzione di olio vegetale sta provocando persino l’estinzione degli oranghi.
Se il Perù dovesse riuscire a mantenere la promessa, sarebbe il secondo paese sudamericano dopo la Colombia a evitare la deforestazione per la produzione dell’olio tanto diffuso, in conformità con la Dichiarazione di intenti congiunta firmata con Norvegia e Germania per porre fine alla deforestazione entro questa data.
Ad aver sottoscritto l’accordo è stata l’Associazione dei produttori di olio di palma del Perù, JUNPALMA, una promessa che va nella direzione della sostenibilità ambientale e che avrebbe ripercussioni anche a livello climatico, rientrando nello sforzo globale per combattere il surriscaldamento.
Difatti una gestione responsabile delle foreste ha un impatto notevole sul clima ed è fondamentale che sempre più paesi se ne rendano conto, adottando misure ad hoc. Basti pensare che la deforestazione è responsabile del 10% di tutte le emissioni globali.
Gregorio Saenz, direttore generale di JUNPALMA, a proposito dell’accordo ha affermato:
“La National Wildlife Federation e il suo partner locale, Sociedad Peruana de Ecodesarrollo, hanno lavorato con l’Associazione dei produttori di olio di palma peruviano (JUNPALMA) e il governo del paese, in particolare il Ministero dell’agricoltura e dell’irrigazione, per due anni per arrivare a questo punto, e ci impegniamo a garantire che questo accordo diventi realtà ”.
Com’è risaputo, l‘olio di palma è un olio vegetale molto utilizzato a livello mondiale, ricavato dalla frutta e dai semi della palma da olio.
Il problema è che per fare spazio alle piantagioni vengono ogni anno spazzate via moltissime foreste, non solo in Africa e in Asia ma anche in Sud America, dove le aree coltivate a palma da olio sono addirittura raddoppiate dal 2001. E il Perù ha registrato il tasso di deforestazione più alto, soprattutto nella regione di Loreto, dove ci sono l’85% delle piantagioni.
Motivo per cui questo accordo è ancora più importante!